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Il Comune di Pozzuoli

Questa iniziativa ha per noi una valenza particolare, perché affronta in maniera fattiva e concreta la maggior parte delle priorità di questa amministrazione:
In primo luogo, la promozione di un luogo straordinario, simbolo della nostra città e soprattutto delle infinite possibilità di rinascita di una comunità. La stratificazione storica e architettonica perfettamente visibile al rione Terra ci dimostra l’importanza delle radici per la costruzione del nostro futuro. Al rione Terra non abbiamo raso al suolo la città romana, ma l’abbiamo utilizzata come fondamento per costruire la città nuova.
Il coinvolgimento, poi, delle scuole del territorio, ci consente di approfondire insieme alle bambine, ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi puteolani la storia della nostra città, a partire dalla sua fondazione, e trasmettere a loro l’importanza della conoscenza del proprio territorio. Dalle studentesse e dagli studenti verranno le idee per una caratterizzazione del rione Terra, e sono certo che saranno idee straordinarie, perché sono loro che dovranno costruire la Pozzuoli del futuro.
Il coinvolgimento dell’Archivio di Stato ci consentirà di riportare alla luce documenti inediti e sconosciuti alla maggior parte dei puteolani. La nostra amministrazione crede fortemente nella collaborazione con tutti gli attori che, a vario titolo, sono impegnati per la valorizzazione e la promozione della cultura e dell’arte. Solo insieme possiamo andare lontano.
Ringrazio quindi l’assessore Filippo Monaco per questa importante iniziativa, che segue la rotta ben definita da questa amministrazione fin dal programma elettorale di coalizione: il rione Terra, simbolo della città, è di tutti, e tutti dobbiamo collaborare per farne il volano della rinascita di tutta l’area flegrea, insieme, con passione, impegno e consapevolezza.

Gigi Manzoni
Sindaco di Pozzuoli

L'Assessorato al Turismo

Il Rione Terra è per noi puteolani un simbolo, un pezzo della nostra storia, per troppi anni è rimasto abbandonato, per troppo tempo è stato il segno della decadenza. Per fare in modo che diventi pietra preziosa da custodire anche per le nuove generazioni ne apriamo le porte e facciamo diventare i giovani e le associazioni protagoniste della sua rinascita. Nella rocca millenaria ci sono le vestigia del passato, ma soprattutto l’identità di un popolo che resiste nei secoli ai sussulti della terra, che cerca la sua radice per farla divenire il volano di uno sviluppo possibile, che passa dalla storia, dall’archeologia, da una ricerca delle origini che non ha mai fine. 

Visitare l’acropoli di Pozzuoli è un viaggio nel tempo, inedito al mondo, c’è una parte sotterranea, una emersa, una terrazza a strapiombo sul mare, anche esso elemento fondamentale per quella che fu l’antica Puteoli. Chi decide di intraprendere questo viaggio ne rimarrà travolto per la bellezza, ma dovrà avere anche occhi per immaginare ciò che è stato e ciò che può essere ancora il giallo del tufo, il rosso del cotto, il blu del golfo. Il Comune di Pozzuoli è l’ente proprietario di questo immenso bene e sarà sempre suo compito fare in modo che si apra al mondo il cuore della sua città. 

Filippo Monaco
Assessore al Turismo
Città di Pozzuoli

L'Archivio di Stato di Napoli

L’Archivio di Stato di Napoli ha fortemente voluto partecipare a questa ambiziosa iniziativa dell’assessorato al Turismo, alla Cultura e Valorizzazione del patrimonio artistico, archeologico e culturale della città di Pozzuoli, perché la progettazione di una nuova vita non può prescindere dalle radici profonde, che come tutti sappiamo, affondano in millenni di storia. Radici da declinare al plurale, come composizione di un mosaico di contributi e significati, a volte anche conflittuali. Tra i nostri documenti ve ne sono molti che testimoniano il passato di questo borgo antico: una pluralità di conoscenze, costumi e saperi che hanno maturato nel tempo un carattere unitario dando ad esso un’identità unica.
Queste testimonianze hanno necessità di essere conosciute non solo da una ristretta cerchia di studiosi ma anche dai non specialisti.

Con questo lavoro si è inteso, inoltre, formulare una strategia di avvicinamento alle giovani generazioni, distratte e condizionate dalle nuove tecnologie, nuove generazioni che vanno indirizzate grazie alla scuola, ma anche grazie a politiche lungimiranti, che sappiano spiegare ai giovani l’attrattiva e l’attenzione per la valorizzazione delle radici come spazio volto alla riflessione sul futuro.

Il risultato sarà una originale composizione delle differenze generate da tre grandi epoche storiche come proiezione verso l’avvenire, in momenti di grande cambiamento, come quello attuale, verso il futuro.

Candida Carrino
Direttore
Archivio di Stato di Napoli